Genocidal Organ: inaspettatamente, il più problematico dei film d'animazione tratto dalle opere di Project Itoh si è rivelato essere il migliore.
Avrebbe dovuto essere il primo, poi Manglobe è fallita, è infine uscito per ultimo dopo Empire of Corpses e Harmony, realizzato da uno studio d'animazione appositamente messo in piedi da sopravvissuti di Manglobe.
Avrebbe dovuto essere il primo perché Genocidal Organ fu il romanzo di debutto, il romanzo di più successo e un lontano prequel di Harmony.
Ciò detto.
Regia e script di Shukou Murase: non dico debutto alla regia ma quasi dopo una vita nel character design, direzione dell'animazione in produzioni importanti e gavetta direttoriale su piccole cose.
Siamo nel 2020 e qualcosa.
Le torri di New York sono cadute, a Sarajevo è scoppiata una bomba nucleare: gli USA hanno radicalmente cambiato alcuni dei diritti fondamentali dei propri cittadini, adesso tutti sono costantemente spiati e controllati. Rinunciare a una libertà per liberarsi della paura del terrore.
Gli USA sono un felice paese capitalistico dove la popolazione può più o meno felicemente vivere in modo normale e consumistico, ignorando la realtà del mondo esterno.
Il governo USA tuttavia non è ignorante del mondo esterno. Il mondo esterno è un casino e guerre civili stanno scoppiando ovunque e dilaniando ogni altro continente, specialmente l'Europa Orientale.
C'è un comune denominatore: un americano di nome John Paul, una specie di super-super terrorista.
Protagonista della storia è il capitano di un corpo delle forze speciali americane, a mezza via tra il super soldato e la super spia. La sua missione è catturare John Paul che, ovviamente, è un prodotto impazzito dello stesso governo americano.
Temi centrali della storia sono la disparità tra paesi occidentali e orientali, l'orrore e la violenza della guerra, l'indifferenza verso la condizione degli altri, la sorveglianza e il controllo, la diversità di cosa si è disposti a sacrificare e a quali libertà si sia disposti a rinunciare tra persone diverse.
Il gimmick tecnologico centrale è la capacità manipolativa del linguaggio: John Paul ha scoperto un linguaggio della violenza capace di trasformare persone normali in genocider senza pietà, i soldati come il nostro capitano si lasciano volontariamente preparare alle missioni da psicologi il cui scopo è manipolare i cervelli dei soldati affinché non provino esitazione, rimorso o altre emozioni durante la battaglia.
L'animazione è pregevole, la sceneggiatura ben scritta, le scene d'azione valide, gli attori in gamba e i dialoghi sono sviluppati senza eccesso d'intensità, mantenuti nei confini di una discreta credibilità e coordinati con le caratterizzazioni dei personaggi.
L'influenza di Ghost in the Shell, esattamente come in Harmony, è palpabile a ogni passo.
Considerate le difficoltà produttive avrebbe dovuto essere una merda, invece è il migliore di tutto il progetto; è in generale un buon film d'animazione e un ottimo film di military scifi.
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine muoiono tutti. John Paul non è un pazzo (circa): la sua missione non è violenza fine a se stessa, vuole semplicemente eliminare tutti i nemici dello stile di vita americano, facendo in modo che si uccidano tra di loro. Lo fa per proteggere la felice indifferenza del popolo, perché i terroristi spariscano.
L'unico a sopravvivere, come si vede a inizio film essendo tutto un flashback, è il nostro capitano.
Succedono varie cose, il capitano decide di lasciarsi ricatturare dal suo paese, subire processo in modo da poter dire tutta la verità e scuotere la coscienza comune. Durante la sua deposizione, trasmessa pubblicamente, il capitano utilizza il linguaggio del genocidio per... uhm.... distruggere e rifondare la società o qualcosa del genere.