Ninth City Burning (Id, 2016): primo libro in una serie 'War of the Realms', debutto per J. Patrick Black, secondo libro non ancora uscito.
Non ho fatto bene le mie ricerche qui o, probabilmente, non c'è stata sintonia tra le informazioni fornite e quelle recepite.
Fantascienza young adult con un discreto gruppo di protagonisti dai 12 ai 19 (forse anche 20) anni.
Nope, non il mio genere.
500 e rotti anni fa, una razza aliena ha attaccato la Terra il giorno di San Valentino.
500 e rotti anni dopo, la rarazza umana vive in 12 megalopoli armate e continua a combattere contro la razza aliena battezzata i Valentines, di cui si sa niente e meno di niente.
L'organizzazione sociale in questa Terra del futuro non è un granché: ci sono queste 12 città che controllano tutto il mondo, ci sono dei settlements che sono sostanzialmente gigantesche fabbriche/fattorie per sostenere lo sforzo bellico, ci sono poi persone che vivono in stati semi-tribali al di fuori dei due gruppi precedenti.
La spiegazione di come abbiano fatto i poco avanzati terrestri (rispetto agli alieni) a resistere in guerra per 500 anni non è molto convincente: in pratica gli alieni usano una forma di scienza-magica e, inavvertitamente, con il loro attacco hanno fatto... cazzo! Ora che ci penso è la trama del vecchio Invasion della DC Comics, quando si parlava ancora del metagene.
In pratica gli alieni arrivano, il loro attacco fa sviluppare in pochi umani la capacità di usare la stessa scienza magica degli alieni: gli alieni pensavano di risolvere la cosa in fretta e sono sorpresi che gli umani riescano invece a resistere.... c'è poi tutta una pippa di tempo relativo e la presenza di universi paralleli, tutta 'sta menata andrebbe in qualche modo a spiegare una guerra di 500 anni e la presente situazione umana.
Essendo un romanzo youg adult di fantascienza, ci sono certi luoghi comuni inevitabili: i giovani hanno ragione e sono pieni di idee, sfruttati e schiavizzati dai vecchi incapaci di cambiare e miopi davanti ai veri problemi, e bla bla.
E' un romanzo lunghissimo, eterno e ripetitivo: i protagonisti galleggiano al di sopra della mediocrità abbastanza da restare circa interessanti per tutta l'intermibabile durata della storia, la struttura del racconto non è male ma assurdamente prolungata e didascalica. Le scene d'azione mancano di mordente e non c'è sufficiente profondità da offrire stimolazione intellettuale.
E' in tutto e per tutto un romanzo d'intrattenimento per ragazzini, sono arrivato a finirlo solo perché sarebbe stato il terzo o quarto libro di fila che avrei mollato senza concludere.
SPOILER SPOILER SPOILER
Vinneas ha sempre ragione. Città 9 diventa Citta 9 Volante e partono all'attacco degli alieni.
L'unico a morire in tutto il libro è uno degli sfigati dalla fabbrica, ovviamente non Torro, uno dei suoi amici.