King Arthur - Legend of the Sword: non avevo mai realmente guardato i trailer di questo film, mi bastava fosse l'ultimo di Guy Ritchie.
E' un fantasy!
Non dovrebbe certo stupirmi, visto il successo recente dei fantasy... però, stupisce. La storia è un po' riscritta e certi personaggi cambiano ruoli e vesti, tipo Mordred.
Il cattivo, qui, è il fratello di Uther.
Solito fratello cattivo del Re, uccide il re. Il figlio del re si salva alla Moses, viene cresciuto in un bordello di Londra/Londinium. Segue educazione di strada del giovane che diventa un boss dell'underground.
Segue roba, il giovane Arthur tira fuori la spada dalla roccia e inizia il casino.
La storia è quella, poco da aggiungere.
La regia di Ritchie è, diciamo, meno ispirata del solito: quasi tutte le sue evidenti apparizioni nella realizzazione delle scene, è semplicemente un riciclo di idee viste nei due Sherlock.
Ogni effetto speciale, stile di combattimento, rappresentazione visiva: tutto è già stato fatto negli Sherlock.
Il film è troppo lungo. Mia moglie ha tentato il suicidio e l'abbandono prima della fine.
Io ho retto ma le poche buone scene, a parte essere poco originali e prevedibili, non compensano l'inutile lentezza e pesantezza delle troppe scene inutili.
Francamente, dovendo guardare un film di cavalieri realizzato con questo tipo di stile pop: è certamente migliore, e di molto, A Knight's Tale.
L'urbano londinese di Ritchie trasposto a Camelot con una ripassata di fantasy da 4 soldi, non è riuscito bene.
SPOILER SPOILER SPOILER
...Arthur vince. La spada magica, quando impugnata a 2 mani, dà ad Arthur un boost di velocità. Meno di Flash ma abbastanza da fargli schivare frecce, da trasformare i suoi fendenti in potenti raffiche di vento, sconfiggere in un battito d'occhi tanti nemici.